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Mia cara…Umbria.

Unica nel centro Italia a non essere toccata dal mare, egualmente distante dall’Adriatico e dal Tirreno, dalla Lombardia e dalla Calabria, l’Umbria si distingue dal resto d’Italia per il suo essere regione isolata, il che ne costituisce, a un tempo, il limite e la forza.
(Maria Laura Della Croce)

Mia cara Umbria, sono nato e cresciuto sopra la tua veste; sin da quando ero piccolo ho iniziato ad apprezzarti e un po’ ad amarti. Perché? 

Perché i miei primi “viaggi” sulla tua delicata e armonica “pelle”, dopo aver svolto qualche compito di scuola, erano dal paese di Umbertide fino ai colli di Montecorona, più precisamente sino a all’eremo. 

Che sudate! 

Mi ricordo che all’epoca non avevo una MTB, ma una rocciosa e fedele Graziella, color verde acqua con diverse parti già arrugginite, che bellezza. Ogni pedalata era un trionfo in quelle salite, chi l’ha avuta mi può capire; con gli amici ci vedevamo sotto casa, ognuno con la sua fedelissima bici, poi si partiva, attraversando il paese per poi arrivare sulle colline Umbertidesi; colline che ben presto diventavano delle vere e proprie salite di montagna e come ogni salita che si rispetta si ha un vincitore. 

Iniziavano delle vere e proprie gare, fatica e sudore erano le mie alleate e devo ammettere, cara Graziella, che qualche soddisfazione ce la siamo tolta.  

Ricordi? 

Il tempo passava e con l’avvento dei motorini alcune amicizie cambiarono, ma non l’ambizione ed il piacere di scoprire nuove frontiere. Ora era più facile (intendo la fatica fisica) scoprire altro, oltre e altrove, i tempi di percorrenza potevano essere più ampi, così come ampie erano le emozioni di vedere luoghi che credevo non esistessero così vicino a casa mia. Luoghi immersi in una fitta boscaglia, come se quest’ultima fosse simil ad una foresta pluviale. 

Perché? 

Ora seguimi, accendi l’immaginazione per un attimo. 

Osserva e proietta la tua mente con lo sguardo in alto ed immagina un bosco costituito da Querce e Lecci, dove i rami si cercano tra di loro, passando da una parte all’altra al disopra di un fiume. Ops, ho detto fiume? 

Esattamente. 

Il suono che si avverte è proprio quello di un fiume, che scorre lento ma costante e scivola sopra un letto di sassi e rami; lo scorrere dell’acqua diventa dolce e armonioso, fino ad essere interrotto dal frastuono di una cascata che si erge da destra a sinistra per 10 m di lunghezza e mediamente 2m di altezza. Avevo un mondo “Jurassico” vicino casa e non lo sapevo. Ma non è questa l’essenza dell’avventura? Ovvero la scoperta del nuovo? Almeno questa è la mia idea. 

Infine, arrivò la patente B e di conseguenza l’auto e con esse il raggio d’azione aumentò ed iniziai a spingermi oltre la mia zona, le mie passioni per l’avventura e l’escursionismo sicuramente mi hanno dato una marcia in più; andavo e tutt’ora vado alla ricerca di nuovi, per me, orizzonti, sconfinando anche dalla regione. 

Scritta questa parte di amarcord, ora parlerò di 3 luoghi Umbri che mi hanno influenzato di più: 

  1. (UMBERTIDE E ZONE LIMITROFI)  

La mia terra d’origine è piena di luoghi meravigliosi e nascosti. Come scritto in precedenza ci sono paesaggi simil ad una foresta pluviale, incantati e pressoché, non ancora “sfregiati” dall’uomo, per questo oltre alle foto non scriverò informazioni che indicano come arrivarci perché avendoci un legame stretto e di rispetto con questi luoghi, vorrei che rimanessero, non segreti (non lo sono) ma protetti. 

  1. PIANA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA 

Che tu provenga da Norcia o da Visso l’emozione è la stessa,almeno per me, ti proietti in un mondo a sé. La Piana di Castelluccio di Norcia è maestosa e sconfinante, dove il tuo essere diventa così piccolo che capisci di quanta bellezza ha in serbo Madre Natura per te. Un luogo che vale la pena di essere vissuto almeno una volta a stagione e non soltanto durante la famosa “Fioritura”; quest’ultima vista dalla Cima del Redentore a 2.448 M.s.l.m. (la vetta più alta dell’Umbria) è per gli occhi un banchetto gustoso, lontano dal caos formatosi sulle strade sottostanti e che d’inverno si trasmorma, quasi, nella steppa russa.

  1. LAGO TRASIMENO 

Di fatto si trova al confine della Toscana, ma cosa ha da invidiare (mi riferisco sempre all’ ambiente outdoor) alla Toscana stessa? 

Nulla. 

Lago Trasimeno al tramonto d’inverno
Lago Trasimeno al tramonto d’estate

I COLLI DEL TRASIMENO (premi sul titolo qui a fianco per leggere l’articolo) abbracciano il lago diventando così patrimonio per tutti noi, proprio davanti ai nostri occhi, con eccellenze enogastronomiche come olio extra vergine, vino e tanto altro, così da attrarre a sé un turismo dinamico, ovvero la possibilità di gustarsi un buon vino con un tagliere di salumi e formaggi, mentre ci si ferma per una sosta durante un giro in bici sulla ciclovia o un trekking in qualche borgo. 

Cara Umbria, ci siamo conosciuti, divisi e poi ripresi. Ho voluto conoscere altre realtà spingendomi oltre i miei limiti (a volte) ed ora sono tornato più consapevole, con l’intento di poter dare un contributo al fine di valorizzarti, accrescendo il tuo valore con il “seme “che hai a disposizione. Non devi essere la copia di altre realtà, ma la miglior versione di te stessa. 

Non è facile, lo so. Ma non sono solo e per questo ti dico che sarai, prima o poi, un punto di riferimento per il turismo green, dinamico ed enogastronomico, più di quanto lo sei ora. Adesso riposati e quando arriveranno i primi risultati, veri e tangibili, ti sveglierò e ti sussurrerò “Buongiorno, oggi è decisamente un altro giorno e lo sarà da qui in futuro.” 

Mia cara Umbria, 

Ti voglio bene. 

Michele.  

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Ciao, mi chiamo Michele!

Da sempre appassionato di outdoor. Che si tratti di fare un’escursione di trekking, mountan bike o kayak, sono sempre pronto per una nuova avventura.

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E per la foresta io vago, per perdere la ragione e trovare la mia anima..

- John Muir

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