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NATURALMENTE: Tra natura e Mente

“Naturalmente” il titolo non è a caso, anzi. La parola che dà il via a questo articolo sintetizza l’argomento di cui tratterò oggi. Questa parola (naturalmente) rappresenta l’ovvietà del proprio concetto, Natura & Mente. 

Diversi studi scientifici, hanno dimostrato che stare a contatto con la natura ha in sé un potere enorme, sotto molteplici punti di vista. Che tu sia un adulto o un bambino non fa differenza, essa ci aiuta nella mente e nel corpo. 

Foto scattata da me sui Colli del Trasimeno

Nello specifico, è stato effettuato un test su 20.000 persone da parte della University of Exeter Medical School, nel quale si afferma che dedicare 2 ore a settimana nel contesto outdoor, che sia un bosco, in montagna, in campagna, nelle spiagge o un semplice parco di città, abbia dei benefici. 

In un altro test su 7.500 persone è stato affermato, sempre dalla stessa equipe di ricerca, un motivo ulteriore in cosa la natura ci aiuta, i suoni. Essi hanno la capacità di interrompere i frastuoni della vita moderna dovuti al traffico, al lavoro ed a tram tram quotidiano; constatando anche qui, che questo contesto riduce il caro amico cortisolo, l’ormone dello stress. 

Il solo fatto di interagire con la natura porta ad avere maggior consapevolezza nel tutelare l’ambiente che ci circonda. Una volta che si ha un rapporto empatico e di rispetto della natura, anche l’uomo può iniziare un percorso di tutela ambientale. Dove aumenta la sensibilità verso di essa e se ne ha più cura. 

La natura, ci ha dato, ci da e ci darà tanto, per cui sta a noi tutelarla, affinché anche il bosco non perda i suoi suoni miracolosi. 

INFANZIA 

Luci e ombre

L’infanzia è una parte determinante per lo sviluppo di una persona. L’allontanamento dai contesti naturali possono scatenare, nei bambini, depressione, malattie cardiache e altri effetti negativi dell’inattività, visibili anche dopo anni. 

Secondo l’ISTAT, i bambini vivono il 90% del tempo libero al chiuso, trascorrendo più di una quarantina di ore settimanali davanti a Tablet, PC e Televisione. Questo viene definito dalla scienza “deficit di natura”. 

Ma allora come possiamo stimolare i bambini all’aria aperta? 

Va da sé, che se dicessimo ai bambini di fare un’ora di camminata, non ci sarebbe stimolazione d’intenti, a parte pochissimi casi, ma susciterebbe la noia più totale, fine a sé stessa e non attiverebbe nella mente del bambino la voglia di stare in un contesto outdoor.  

La passeggiata, a mio avviso, deve essere un gioco. Ci sono diversi spunti per fare ciò, come camminare scalzi, creare con i bastoni di legno e/o sassi figure che rappresentino per loro dei giochi, ascoltare i suoni o creare parole così da promuovere anche un po’ di sana istruzione nello scrivere. 

Vivere in armonia con questi ambienti responsabilizza il bambino e spesso anche il genitore nella tutela dell’ambiente, rispettando e poi tramandando in valore di cura e custodia di un bosco e di una spiaggia pulita al prossimo. 

È un lavoro di squadra e di civiltà che tutti noi possiamo già da oggi attivare con il minimo sforzo, lasciando alle generazioni future un indottrinamento che sia sensibile e forte allo stesso tempo, nella salvaguardia della terra. 

Cara lettrice e caro lettore prenditi cura dell’oggi, per un futuro migliore e sostenibile. Abbiamo bisogno non sempre di eroi, ma di semplici gesti quotidiani, come una semplice passeggiata all’aperto, che ha in sé la capacità di vivere in armonia con la bellezza che madre natura ci ha dato gratuitamente. 

Intraprendi questa strada, sii la guida per il prossimo. 

Un abbraccio, 

Michele. 

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Ciao, mi chiamo Michele!

Da sempre appassionato di outdoor. Che si tratti di fare un’escursione di trekking, mountan bike o kayak, sono sempre pronto per una nuova avventura.

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E per la foresta io vago, per perdere la ragione e trovare la mia anima..

- John Muir

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