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#2 ABBIGLIAMENTO

Nei miei articoli precedenti avevo gia iniziato a parlare di abbigliamento e delle caratteristiche tecniche per un’escursione ( Preparare un’uscita e Pedule).

Qualsiasi escursione in ambiente naturale ci espone, chiaramente, al solito confort che troviamo nei luoghi standard. 

Mi spiego meglio. 

Che sia estate o inverno la tecnologia ci aiuta a modificare l’ambiente stesso. Che sia l’auto, l’ufficio o la casa; l’aiuto del riscaldamento o raffreddamento proviene da semplici mezzi, che siano essi, un telecomando, una connessione wi-fi o addirittura un riconoscimento vocale. Mentre per quanto riguarda l’ambiente outdoor, l’abbigliamento “veste” un ruolo molto importante, perché è l’unica tecnologia che ci permette di farci godere la nostra uscita in montagna. 

Quante volte abbiamo sentito dire “Vestirsi a cipolla”? 

Partiamo dal fatto, che bene o male, quotidianamente ci vestiamo a strati, come è vero che in inverno sotto il giaccone non abbiamo solo la maglietta, ma si indossa anche un maglione; tutto questo per dirti che con questo articolo, capirai meglio, cosa si intende per “strati” in ambiente outdoor, poiché passare da un sentiero assolato ed al riparo dal vento ad un sentiero ombreggiato e ventilato con calo termico, si può avere una differenza percepita anche di 15°. 

La tecnologia avanza, così come i capi d’abbigliamento, per cui c’è chi dice di vestirsi con 3 o 4 strati; ma il punto non è questo. Ti darò delle informazioni e poi starà a te, decidere come vestirti. 

Partiamo. 

1° STRATO (TRASPIRAZIONE) 

Tieni presente che il primo strato deve garantire libertà di movimento, confort ed una costante sensazione di asciutto, per quanto ne sia possibile. La peculiarità di questo strato è allontanare il sudore verso l’ambiente esterno o lo strato successivo.  

Detto ciò la lana rimane a lungo umida, così come il cotone, che piacevolissimo al tatto, ma ha dei tempi di asciugatura pari a quello della lana. Ma dato che adoro l’evoluzione, in certi ambiti, ci sono oramai in commercio, materiali tecnici ad alta traspirazione, mantenendo l’indumento abbastanza asciutto. 

Il mio consiglio è di rivolgervi ad un negozio specializzato e consultare un esperto in materia.  

2° STRATO (CALORE) 

La funzione di questo strato è essenzialmente quello termico, ovvero di mantenere caldi poiché il primo mantiene asciutti. Tutto varia in base alla stagione e/o all’ambiente in cui andremo. Per me, il Pile è il materiale preferito, attualmente. Ricordatevi che siete voi a scaldare il vostro secondo strato e non viceversa. 

Fate attenzione all’ abbigliamento che sceglierete perché per trattenere il calore dovrà avere le allacciature ai polsi, sul giro vita e all’altezza del collo e se avrà, a parer personale, le cerniere sia frontali che ascellari, ancor meglio; così da avere una maggior termoregolazione. 

Ho trovato un buon assortimento non soltanto negli store più famosi o negozi specifici, ma anche sui mercatini rionali o nei banchi “militari”. L’importante è vestirsi bene in base alla stagione ed all’ambiente dove ci recheremo. 

3° STRATO (ANTIVENTO) 

Il compito del terzo strato, come dice il titolo del paragrafo, è proteggerti dal vento e l’umidità. Detto ciò, uno dei materiali più conosciuti è il “Windstopper”che ti permetterà di stare, in tempi brevi, anche in situazioni di pioggia o neve; ed in lunghe esposizioni in aree umide, annullando il raffreddamento dovuto al vento. 

Io ed il mio formatore @Nando durante un’uscita fotografica

4° STRATO (IMPERMEABILITA’) 

Il lavoro che svolge quest’ultimo abbigliamento, è dal proteggerci dall’acqua. Il materiale d’eccellenza, che conoscerai sicuramente, è il Gore-tex; costituito da lamine molto sottili, i cui fori sono più piccoli di una goccia d’acqua ma che allo stesso tempo sono più grandi di una particella di vapore, garantendo impermeabilità e traspirazione. 

Molto importante per questi prodotti è la “manutenzione”, ovvero l’utilizzo di specifici spray per ravvivare l’impermeabilità.  

Poi ci sono i classici “K-way” e/o “Mantelline”, creati con il Nylon. 

La differenza essenziale tra il 3° e 4° strato sta nel trovarti in una determinata situazione atmosferica. 

Cara lettrice /caro lettore, ora hai a disposizione maggior consapevolezza. 

Deciderai, così, il miglior abbigliamento in base all’uscita che vorrai fare, assicurandoti le condizioni meteo siano favorevoli per divertirti e stare in compagnia di te stesso o delle persone a te care. 

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La mia community è aperta a qualsiasi dibattito, basta che sia rispettosa nel giudizio e nelle parole. 

Un ringraziamento va al mio formatore Ferdinando Raimondo,

Un abbraccio,  

Michele.

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Ciao, mi chiamo Michele!

Da sempre appassionato di outdoor. Che si tratti di fare un’escursione di trekking, mountan bike o kayak, sono sempre pronto per una nuova avventura.

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E per la foresta io vago, per perdere la ragione e trovare la mia anima..

- John Muir

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