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ORSA JJ4 – Un fallimento per tutti

Quando mi confronto con la natura, per quanto dura, selvaggia e pericolosa sia è dura ma sicera.
L’uomo è spesso subdo
lo.”

– Walter Bonatti –

.

Basterebbe questa citazione di Walter Bonatti, per aprire e chiudere allo stesso tempo il dibattito, almeno per chiunque abbia un minimo di coscienza.  

Questa storia veramente triste ha visto la morte del giovane runner; che non ha nessuna colpa, sia chiaro.  

Ho appena letto un articolo nel blog di una famosa rivista nazionale, che giustamente si sofferma su progetto dedicato al ripopolamento degli orsi in Trentino e non sull’incidente; a quello ci pensano già i media. 

Facciamo un passo indietro, esattamente al 1999, quando fu istituito il progetto “LIFE URSUS”, che prevedeva l’immissione di una decina di esemplari, dato che all’epoca ce ne erano veramente pochi, in Trentino. Ma il ripopolamento in sé per sé è la punta dell’iceberg di un progetto, che dovrebbe essere più completo, sicuro e vasto. 

Nel blog che ho letto, il giornalista si sofferma in 5 punti fondamentali; i quali non avrebbero risolto totalmente la “sfida” della convivenza (uomo-orso), ma almeno avremmo evitato, da una parte la morte del ragazzo e dall’altra la deportazione di una mamma orso in un centro di recupero, lontana dai suoi cuccioli. Detto ciò, ti mostrerò questi 5 punti: 

  1. Creazione corridoi faunistici 
  1. Monitoraggio 
  1. Piano rifiuti, specialmente quelli organici, con cassonetti anti-orso 
  1. Una forte campagna informativa 
  1. Programma di formazione nelle scuole 

Ripeto, ciò non significa risolvere la convivenza tra uomo e orso, ma se dal 1999 ad oggi (24 anni), il programma fosse stato attivato, saremmo in tempi migliori, per noi e per gli orsi. 

In realtà questo articolo è nato da un momento di riflessione. 

Lo sai dove è stata portata l’orsa “JJ4”? Casteller

Casteller è una località vicina Trento, dove oltre al parco pubblico c’è questo spazio dove vengono messi gli orsi pericolosi, in una struttura recintata e vengono fatti uscire uno alla volta per una finestra di tempo ristretta. Fino a ieri JJ4 con i suoi cuccioli, faceva dai 50/60 km, oggi è in una gabbia.

Bene, l’orsa JJ4 ora è rinchiusa, sedata e lontana dai suoi cuccioli e loro sono lontani dalla madre. Credo e ne sono convinto, che l’atrocità psicologica di una madre rinchiusa, senza sapere perché è lontana dai suoi cuccioli e viceversa, abbia veramente il sapore acido della tristezza, del fallimento e del vuoto. Un battito assordante nel petto, che ti lascia senza respiro. 

Da una parte un ragazzo morto. 

Dall’altra parte un’orsa prigioniera e dei cuccioli orfani. 

Cosa devo dire? 

L’essere umano, il sistema burocratico e il progetto, hanno fallito. 

Abbiamo fallito; tutti.

E il caso dell’orsa JJ4 è uno dei tanti.

Se vuoi partecipare con una firma per non abbattere o lasciare imprigionato l’orsa JJ4, ti lascio il link per firmare la petizione. 

Partiamo da qui, ad essere partecipi per un nuovo inizio di convivenza tra uomo e natura, con un progetto sano ed attuabile. 

Sono un grande amante del mondo outdoor, quando vado a fare trekking mi piace sentirmi ospite del mondo che mi circonda ed al contempo sentirmi in sicurezza, sia con le mie conoscenze e competenze, sia con le tutele messe a disposizione delle autorità. 

Un abbraccio forte alla famiglia, all’orsa ed ai suoi cuccioli. 

Oggi è un giorno di riflessione. 

Michele. 

Clicca qui per la petizione

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Ciao, mi chiamo Michele!

Da sempre appassionato di outdoor. Che si tratti di fare un’escursione di trekking, mountan bike o kayak, sono sempre pronto per una nuova avventura.

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E per la foresta io vago, per perdere la ragione e trovare la mia anima..

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